LA BELLA addormentata
alla terra del Fucino e alla Marsica
La Bella Marsicana Bella... che dormi vestita di bianco, silenziosa e attenta al tempo che passa. Bella... distesa tra boschi e campi di grano, a vegliare la conca che un giorno, fu di Fucino il lago, e poi terra di cafoni: i contadini di oggi. Bella... che dormi d'estate, vestita di fiori e in inverno con abito un velo fatto di neve: mi sembri una sposa. Bella... Vorrei che tu fossi come biancaneve: una fiaba, ed io... il tuo principe azzurro, che.... con un bacio ti riporti alla vita. Giammarco De Vincentis 18-12-2001
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Alla Mia Terra D’un grigio-azzurro le montagne intorno fan da corolla a questa valle estesa e pianeggiante. Terra feconda di feconde genti ove anticamente vi si specchiò la
luna. Nessuno più ricorda
quell’incanto se non gli scritti che nessuno legge. L’aratro che solcò
l’umida terra s’è perso tra i
rottami del passato. Or pulsa di motori la
campagna ridente e rigogliosa, coi suoi colori splenditi e sfumati dal sole che a levante indora un ampio cielo limbido e sereno. Svettano i monti appena inargentati, veglia il Velino a guardia del gigante che s’addormenta sempre a prima sera. Un quadro immenso! Miracolo stupendo del
Creato che il grande genio del più grande artista giammai potrà fermare
sulla tela. Duilio De Vincentis 1976 |