OTTO
Buona sera mi chiamo Otto e sono un figlio del sessantotto sono l’ottavo degli altri miei fratelli che si chiamano Primo,Secondo,Terzo,Quarto, Quinto,Sesto e Settimo, mio padre e mia madre erano ordinati per questo, poi a quell’epoca non c’era la pillola e le trasmissioni televisive finivano presto.
Dicono che quando sono nato gridavo, avevo dentro me il germe della protesta. Mio padre per la verità voleva chiamarmi Otto e mezzo in omaggio a Federico Fellini, ma mia madre si è opposta perche diceva che era riduttivo e si poteva equivocare sulla mia interezza.
Mio padre portava i capelli lunghi come si usava allora era un capellone
e mi ha detto che spesso le ragazze vedendolo gli dicevano:” Bono !” e lui si accarezzava la chioma dei capelli perché credeva che da lì venisse la sua forza attrattiva per le ragazze come Sansone.
Mio padre e mia madre se ne andavano ai concerti e si ritiravano tutti sconcertati per il bordello che c’era.
Avevano i loro idoli tutti attaccati nella stanza con poster grandi i Beatles i Rolling Stone e Wood Allen che amavano tanto.
La loro protesta si sa come è andata a finire, si sono tagliati i capelli si sono rimboccate le maniche ed hanno iniziato a lavorare ed hanno finito di cazzeggiare.
Adesso ci sono i rasati i tatuati e i piercing a tutto spiano, io faccio parte
della schiera dei rasati anche perché di mio ho perduto i capelli, pazienza vuol dire che risparmio sul barbiere.
Come cambia il mondo loro erano i figli dei fiori noi siamo i figli delle rape pelate.
Stacco la spina anche perché c’è la mia compagna che mi chiama per uno spinello.
OTTO di Vittorio Banda copyright 2007
Moderatore:scriba
Re: Otto
Ognuno di noi ha bisongo di idoli. Divertiti con la compagna, uomo rasato e passa una bella serata. E come dice una canzone: "Che bello, due amici, una chitarra e uno spinello. E una ragazza giusta che ci sta, e tutto il resto che importanza ha..."
Ciao
Roberto
Ciao
Roberto
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